In questo anno caratterizzato nuovamente da eventi meteorologici estremi, che hanno causato pesanti alluvioni nelle montagne dell’Italia nord-occidentale, il tema del diffuso dissesto idrogeologico del nostro territorio è tornato alla ribalta. Si tratta di un argomento assai delicato e complesso, che si interseca con numerosi fattori, sia naturali che antropici. Uno di questi è indubbiamente la gestione forestale: come vengono o non vengono gestite le foreste di montagna è un elemento importante accelerare o tentare di frenare il dissesto.
Ma in boschi, come quelli italiani, attivamente utilizzati da millenni, anche l’abbandono della gestione può rappresentare un grosso problema. Un esempio eclatante è quello dei cedui di castagno: boschi favoriti e diffusi dall'uomo e storicamente utilizzati a turni regolari per produrre paleria e travatura.
Proprio l’abbandono gestionale dei cedui di castagno rappresenta oggi un grave problema per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, in particolare a causa della tendenza al ribaltamento delle grandi ceppaie invecchiate, che una volta scalzate creano le condizioni per l’innesco di frane superficiali.
A questo si somma l’accumulo di legno morto all’interno degli alvei: vere e proprie dighe, formate da decine e decine di metri cubi di legname accatastato, che in caso di piene rappresentano un grande rischio per i manufatti - ponti, strade, case - posti a valle dei corsi d’acqua.
Un progetto di animazione territoriale nel territorio delle Langhe liguri, chiamato InVouderm, punta al recupero gestionale dei boschi locali proprio per dare risposta ai vari interrogativi e ai problemi connessi all’abbandono. In questo particolare contesto, il ripristino della gestione dei cedui di castagno permetterebbe di diminuire il rischio incendi, di evitare il grande accumulo di legname in alveo, di mantenere un elemento paesaggistico importante nonché un habitat tutelato e, infine, di produrre legname potenzialmente utilizzabile in filiere locali.
Per sensibilizzare su questo tema, il progetto InVouderm, in collaborazione con l’Università di Torino, ha promosso la realizzazione di un breve video-documentario, che è stato ideato, girato e montato da noi Compagnia delle Foreste. Le immagini, girate nell'entroterra savonese, sono impressionanti e spingono a profonde riflessioni sulla necessità di una corretta e attiva gestione forestale in questi peculiari contesti.
Per InVouderm abbiamo anche curato parte dell’immagine coordinata, realizzando il logo del progetto a partire da un’idea grafica di un partner locale. Come di consueto, insieme al logo abbiamo creato anche il manuale per il suo corretto utilizzo.