In questa puntata usciamo dal bosco, ma rimaniamo ovviamente tra gli alberi!
Abbiamo deciso di affrontare un grandissimo ecotono: le piantagioni di alberi, che sono fuori foresta e molto vicine alle nostre città e che possono assolvere a tante funzioni: clima, ricreazione, biodiversità… e anche produzione legnosa.
La storia “woodpunk” che abbiamo scelto di raccontarvi è quella di un agricoltore (o meglio, un arboricoltore) che nella sua vita ha piantato, curato, gestito, tagliato e ripiantato qualcosa come trecentomila alberi. Non certo i numeri propagandati dai politici, ma qualcosa di molto, molto più tangibile, reale, concreto, anche perché il legno prodotto da Francesco Mattioli, il protagonista di questa puntata, è probabilmente finito anche nelle case o negli uffici di tanti di noi, anche se non lo sappiamo.
Ma quello che ci interessa di più raccontarvi è come Francesco ha scelto di realizzare e gestire queste piantagioni. Perché la sua storia è quella di un agricoltore che, in un momento importante della sua vita, ha scelto di andare contro la monocultura del pioppo, di uscire dalla “nuvola” di trattamenti fitosanitari necessari agli impianti intensivi, aprendo così una strada diversa e più sostenibile.
Le sue “Piantagioni 3P”, che vi raccontiamo anche con l’aiuto dell’amico Luca Mercalli, sono oggi una buona pratica replicabile e vengono prese da esempio anche in documenti nazionali e internazionali.
La filiera del legno derivante da impianti dedicati, quelli puri di pioppo così come quelli misti, è fondamentale per la nostra industria: rendere più sostenibili e meno impattanti le coltivazioni è una sfida che dobbiamo avere il coraggio di accettare.